World Water Day 2023: una questione di sopravvivenza

Oggi, in occasione dell’anniversario della Giornata Mondiale dell’acqua è iniziata a New York, presso la Sede delle Nazioni Unite, la UN 2023 Water Conference organizzata in collaborazione da Tajikistan e Paesi Bassi.

La posta in gioco è altissima, poiché la gestione dell’acqua è al centro di tutte le questioni ambientali e presupposto fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi del nostro pianeta. L’obiettivo è, citando testualmente il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres, “che questa Conferenza confluisca in una Agenda di azioni coraggiose che dia alla linfa vitale del nostro mondo l’importanza che merita”.

Ed è già troppo tardi: siamo lontani dai traguardi previsti dall’Agenda 2030 e dal raggiungimento del SDG (Sustainable Development Goal) 6 relativo all’accesso all’acqua pulita. Basti pensare, infatti, che ad oggi 2 miliardi di persone non hanno ancora acquisito il diritto a bere e utilizzare acqua pulita e sicura.

Ciononostante, nei Paesi ad alto reddito si registrano consumi di acqua potabile sempre più alti; in particolare, in Europa vengono consumati in media 165 litri pro capite/giorno e l’Italia è ancora in testa tra i Paesi con un consumo medio pro capite/giorno di 220 litri. In questo quadro, bisogna tenere sempre presente il fattore scarsità; infatti, dei 1.386 miliardi di km³ di acqua presenti sulla terra, solo il 3% è acqua dolce di ghiacciai, falde acquifere e laghi.

Non possiamo più permetterci di considerare lo sfruttamento delle risorse idriche un problema secondario, è ora di cambiare e trovare soluzioni per garantire l’accesso e la disponibilità di acqua potabile a tutte le generazioni future.

 

 

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