L’Inail ha fissato per giovedì 19 giugno alle ore 11:00 il tanto atteso click day per partecipare al bando ISI 2024, che mette a disposizione 600 milioni di euro per il finanziamento di progetti finalizzati alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le imprese avranno una finestra di 20 minuti per inviare telematicamente la propria domanda, anche se in passato i fondi si sono esauriti in pochi secondi.
Scadenze e fasi operative
- Fino alle 18:00 del 4 giugno le imprese potranno ancora accedere al portale Inail per predisporre e salvare la domanda.
- Il 14 maggio sono state pubblicate le istruzioni tecniche per la trasmissione del codice identificativo della domanda attraverso lo sportello informatico.
- Dal 3 giugno, a sportello chiuso, saranno disponibili gli indirizzi per accedere ai portali riservati ai partecipanti e agli amministratori.
- Il 14 giugno, Inail renderà noto l’indirizzo web dello sportello informatico, accessibile dal portale ufficiale.
- Il giorno del click day, un’ora prima dell’apertura (ore 10:00), sarà possibile autenticarsi e accedere alla pagina di attesa, così da essere pronti al momento dell’invio alle ore 11:00.
Eccezioni: le imprese escluse dal click day
Le aziende che hanno presentato domanda su assi e Regioni per i quali i fondi disponibili sono sufficienti a coprire tutte le richieste non dovranno partecipare al click day. Per loro, entro il 4 giugno sarà pubblicato l’elenco NCD (non click day). Queste imprese potranno accedere direttamente alla seconda fase: il caricamento della documentazione tecnica, da completare entro le 18:00 del 14 luglio, a conferma delle caratteristiche del progetto presentato.
Finalità e contributi previsti dal bando ISI 2024
Il bando ISI Inail ha l’obiettivo di finanziare:
- progetti che migliorino la salute e sicurezza dei lavoratori;
- l’acquisto di macchinari e attrezzature meno inquinanti, più efficienti e sicuri per le micro e piccole imprese agricole.
Le tipologie di progetto ammissibili includono:
- riduzione dei rischi legati a malattie professionali;
- introduzione di modelli organizzativi e sistemi di responsabilità sociale;
- interventi per prevenire infortuni;
- bonifica di ambienti contenenti amianto.
Il contributo a fondo perduto può coprire fino al 65% delle spese ammissibili, per un massimo di 130.000 euro, nel rispetto del regime “de minimis”.